F.A.Q.
DOMANDE FREQUENTI

RISPOSTE ALLE DOMANDE PIù FREQUENTI

Domande e dubbi frequenti sul Conto Termico 2.0

Quali sono le fotografie necessarie, come eseguire fatture e bonifici, quali sono le tempistiche per accedere agli incentivi sono solo alcuni degli argomenti trattati; consulta la sezione delle FAQ, troverai le risposte agli argomenti più rilevanti del Conto Termico 2.0.

Cos’è il Conto Termico 2.0?
Il Conto Termico 2.0 (D.M. 16 febbraio 2016 – Aggiornamento Conto Termico) è una modalità d’incentivazione rivolta ad interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. L’ente responsabile della gestione del meccanismo e dell’erogazione degli incentivi è il Gestore dei Servizi Energetici – GSE (gse.it), la società pubblica che promuove lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica in Italia.
Come viene incentivato l’acquisto di un pannello solare?
L’intervento incentivabile consiste nell’installazione di collettori solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria in un immobile dotato d’impianto di riscaldamento (es. caldaia collegata a termosifoni, pompa di calore, camino tradizionale, etc.).
Come viene calcolato l’incentivo?
L’incentivo può coprire massimo il 65% della spesa sostenuta; esso sarà erogato tramite bonifico bancario in un’unica rata se inferiore a € 5.000, in caso contrario sarà suddiviso in rate annuali. Il calcolo dell’incentivo massimo dipende da diversi fattori: se, ad esempio, installi un impianto a pompa di calore al posto di un impianto di climatizzazione invernale, l’ammontare del rimborso dipenderà principalmente:
• dalle prestazioni della macchina installata quali il COP (coefficiente di prestazione) e la Pn (potenza termica nominale);
• dalla zona climatica in cui si effettua l’intervento: l’incentivo per una pompa di calore installata ad Arezzo (zona climatica E) sarà maggiore dell’’incentivo erogato per la stessa macchina installata a Cagliari (zona climatica C).
Quali sono le spese ammissibili per l’installazione di un pannello solare?
Le spese che concorrono al raggiungimento dell’incentivo massimo erogabile (comprensive di IVA dove essa costituisce un costo) comprendono:
• smontaggio e dismissione dell’impianto esistente, parziale o totale;
• fornitura, trasporto e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, le opere idrauliche e murarie necessarie alla realizzazione a regola d’arte dell’impianto organicamente collegato alle utenze e le spese professionali connesse alla realizzazione dell’intervento.
Per gl’impianti solari destinati anche alla climatizzazione, sono incluse le spese per i sistemi di contabilizzazione individuale, eventuali interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento delle acque, sui dispositivi di controllo e regolazione e sui sistemi di emissione.
Entro quanti giorni riceverò il bonifico?
L’incentivo (o la prima rata di esso, in caso di importi superiori a € 5.000) sarà erogato entro l’ultimo giorno del mese successivo al bimestre in cui ricade la data di accettazione della richiesta (entro circa 90 giorni).
Quali requisiti minimi deve avere il pannello solare?
I collettori solari devono essere in possesso dei seguenti requisiti minimi:
• certificazione Solar Keymark;
• valori di producibilità specifica, espressa in termini di energia solare annua prodotta per unità di superficie lorda, per una determinata temperatura media di funzionamento, superiori ai valori minimi previsti dal D.M. 16/02/2016.
Nel caso in cui i pannelli solari contribuiscano alla copertura parziale del fabbisogno di climatizzazione invernale, i terminali (es. i radiatori) dovranno essere dotati di valvole termostatiche a bassa inerzia termica.
Fatture e bonifici: come devono essere eseguiti?
La richiesta di concessione degli incentivi dovrà esser corredata dalla copia delle fatture e dei rispettivi bonifici relativi all’intervento:
• le fatture, emesse dal fornitore e/o dall’installatore, dovranno essere intestate al titolare della richiesta di concessione degli incentivi, dovranno avere in causale il riferimento al D.M. 16/02/2016 e la completa descrizione dell’intervento;
• i bonifici (ordinari, NON per detrazione fiscale) dovranno essere effettuati dal conto intestato al titolare della richiesta, dovranno riportare in causale il riferimento al decreto e alla tipologia d’intervento, il codice fiscale del titolare e la partita IVA dell’emittente della fattura (installatore e/o fornitore).
Quali sono le fotografie richieste per l’installazione del pannello solare?
La richiesta di concessione degli incentivi deve essere corredata dalle seguenti fotografie, pena il respingimento della suddetta:
• vista d’insieme del campo solare in fase di installazione;
• vista d’insieme del campo solare realizzato;
• vista di dettaglio del pannello solare installato;
• vista di dettaglio del bollitore;
• vista di dettaglio della targa dei collettori solari e/o degli impianti solari termici prefabbricati installati;
• vista di dettaglio delle valvole termostatiche o del sistema di regolazione modulante della portata, ove previste.
Entro quanti giorni deve essere inoltrata la richiesta?
La richiesta di concessione degli incentivi deve essere inoltrata nel portale del GSE entro 60 giorni dalla data di conclusione dei lavori (testimoniata dalla dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore) e comunque non oltre 90 giorni dalla data di effettuazione dell’ultimo pagamento.
Due casi pratici:
1. fine lavori 01/04, ultimo pagamento 01/04: la richiesta deve essere inoltrata entro il 30/05;
2. fine lavori 01/04, ultimo pagamento 23/02: la richiesta deve essere inoltrata entro il 12/05.
Qual è la procedura per la richiesta di concessione degli incentivi?
La richiesta di concessione degli incentivi andrà compilata ed inoltrata sul sito del GSE fornendo, oltre ai dati del richiedente e ai dati dell’immobile nel quale si è effettuato l’intervento, tutta la documentazione prevista (rispetto requisiti minimi, copia di fatture e bonifici, fotografie) nei termini stabiliti (60 giorni dalla conclusione dei lavori, 90 giorni dall’ultimo pagamento).
Come viene incentivato l’acquisto di una pompa di calore?
L’intervento incentivabile consiste nella sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di pompe di calore, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria.
Il nuovo impianto dovrà:
• riscaldare gli stessi ambienti precedentemente riscaldati dall’impianto sostituito;
• avere una potenza termica non superiore del 10% della potenza dell’impianto sostituito.
Quali sono le spese ammissibili per la sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale con impianti a pompa di calore?
Le spese che concorrono al raggiungimento dell’incentivo massimo erogabile (comprensive di IVA dove essa costituisce un costo) comprendono:
• smontaggio e dismissione dell’impianto esistente, parziale o totale;
• fornitura, trasporto e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche;
• le opere idrauliche e murarie necessarie alla realizzazione a regola d’arte dell’impianto organicamente collegato alle utenze;
• le spese professionali connesse alla realizzazione dell’intervento.
Per gl’impianti solari destinati anche alla climatizzazione, sono incluse le spese per i sistemi di contabilizzazione individuale, eventuali interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento delle acque, sui dispositivi di controllo e regolazione e sui sistemi di emissione.
Quali tipologie d’impianti di climatizzazione invernale sono sostituibili con impianti a pompa di calore?
Tra le tipologie di impianti di climatizzazione invernale sostituibili con impianti a pompa di calore rientrano:
• i generatori a combustione quali stufe, termocamini, caldaie e camini aperti;
• le pompe di calore a compressione e ad assorbimento;
• altre tipologie d’impianti quali teleriscaldamento, cogenerazione, riscaldatori ad infrarossi e generatori di aria calda.
Quali requisiti minimi deve avere la pompa di calore?
I requisiti minimi per poter accedere agli incentivi sono:
• sostituzione integrale o parziale del vecchio impianto di climatizzazione invernale; sostituzione parziale consentita solo nel caso di impianto preesistente dotato di più generatori di calore;
• messa a punto e equilibratura del sistema di distribuzione, regolazione e controllo;
• installazione su tutti i corpi scaldanti di elementi di regolazione di valvole termostatiche a bassa inerzia termica;
• le pompe di calore installate devono assicurare i coefficienti di prestazione minimi previsti dal D.M. 16/02/2016.
Quali fotografie servono per la sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale con un impianto a pompa di calore?
La richiesta di concessione degli incentivi deve essere corredata dalle seguenti fotografie, pena il respingimento della suddetta:
• le targhe dei generatori sostituiti e installati (di ciascuna delle unità che costituiscono i generatori, unità esterne ed unità interne);
• i generatori sostituiti e installati;
• la centrale termica, o il locale d’installazione, ante operam (con l’impianto sostituito) e post operam (con l’impianto installato);
• le valvole termostatiche o il sistema di regolazione modulante della portata.
Quali criticità sono legate alle pratiche di Conto Termico?
Le maggiori criticità a cui sono legati i rifiuti alla concessione degli incentivi (“Relazione CT 28/01/2020” consultabile nel sito gse.it) sono dovute alle difformità dei bonifici o alla documentazione incompleta.
Per quanto riguarda le difformità dei bonifici, di seguito alcuni esempi:
• differenza tra il soggetto che fa il bonifico e il titolare della richiesta di concessione degli incentivi: devono necessariamente essere la stessa persona;
• uso di bonifico per detrazioni fiscali: per usufruire del Conto Termico è necessario utilizzare i bonifici ordinari, le due modalità d’incentivazione non sono cumulabili;
• ricevute dei bonifici: lo stato del bonifico deve risultare eseguito, non sono considerate valide disposizioni di bonifico o bonifici inviati non su carta intestata;
• pagamento non rintracciabile: con l’utilizzo di carta di credito o contanti non è possibile dimostrare che il pagamento sia stato fatto dal titolare della richiesta di concessione degli incentivi.
Per quanto riguarda invece la documentazione incompleta, seguono alcuni esempi:
• fotografie: documentazione fotografica carente (es. assenza foto targhe, vista d’insieme del generatore installato) o presente in altre pratiche (fotografie di impianti già utilizzati per altre pratiche di Conto Termico);
• difformità smaltimento: lo smaltimento del vecchio impianto, in caso di sostituzione, deve essere testimoniato dal certificato di smaltimento;
• firme non autografe: le firme contenute nella richiesta di concessione degli incentivi non sono conducibili alle firme presenti nei documenti d’identità o sono state scansionate.
Come funziona il mandato irrevocabile all’incasso?
Tramite il mandato irrevocabile all’incasso puoi offrire al cliente la possibilità di pagare il costo dell’intervento al netto dell’incentivo: tu (impresario, installatore, etc.) anticipi le spese, il cliente paga la differenza tra la tua fattura e l’ammontare dell’incentivo, tu ricevi l’incentivo (entro 90 giorni dalla data d’accettazione della richiesta).
Contattaci PRIMA di avviare l’intervento, ti offriremo tutta l’assistenza necessaria.
Quali sono gli Impianti di riscaldamento?
Per accedere agli incentivi del Conto Termico, nell’immobile oggetto d’intervento dev’essere già presente un impianto di riscaldamento. È quindi importante sapere che non sono considerati impianti di climatizzazione invernale i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione d’acqua calda sanitaria (es. boiler elettrici); inoltre, per essere considerati impianti termici, apparecchi come stufe e termocamini devono essere fissi e devono avere una potenza nominale del focolare maggiore o uguale a 5 kWt (legge 90/2013).
In che casi è necessario installare elementi di regolazione della portata sui terminali?
Nei casi in cui l’intervento incentivato riguardi un generatore collegato a dei
terminali (ad esempio una caldaia a pellet collegata a dei radiatori) sarà necessaria
l’installazione di elementi di regolazione della portata su tutti i corpi scaldanti tipo
valvole termostatiche a bassa inerzia termica, eccezion fatta per i seguenti casi:
- nel caso in cui non sia possibile installare alcun tipo di regolazione di tipo
modulante agente sulla portata (decreto 26/06/2015);
 – nei locali in cui è installata una centralina di termoregolazione con dispositivi
modulanti per la regolazione automatica della temperatura ambiente;
 – negli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con
temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45°C (es. fancoil, split,
pavimento radiante).
Qual è la documentazione necessaria per la richiesta di concessione degli incentivi?
Alla richiesta di concessione degli incentivi sarà necessario allegare:
• la documentazione attestante il rispetto dei requisiti minimi del D.M. (solitamente fornita dal produttore dell’impianto installato);
• la documentazione fotografica (prima, durante e dopo l’intervento);
• le copie delle fatture e dei rispettivi pagamenti.
In fase di istruttoria, alla succitata richiesta potrebbe esser necessario allegare ulteriore documentazione:
• dichiarazione di conformità dell’impianto installato, ove prevista, ai sensi del D.M. 37/08 (verifica delle tempistiche);
• certificato del corretto smaltimento dell’impianto sostituito (verifica dell’effettivo smaltimento);
• autorizzazione del proprietario dell’immobile ad effettuare l’intervento (nel caso in cui il richiedente non sia il proprietario);
• diagnosi energetica pre intervento e APE post intervento (necessari in caso di immobili con impianti dotati di potenza nominale pari ad almeno 200kWt);
• in caso di finanziamento tramite terzi, il contratto stipulato con la Finanziaria.
Quali requisiti deve avere l’immobile sul quale si effettua l’intervento?
L’immobile dovrà essere regolarmente accatastato e dovrà esser dotato d’impianto di riscaldamento. Nel caso di nuova costruzione o di ristrutturazione rilevante, si potrà accedere all’incentivo solo per la quota di energie rinnovabili eccedente quella necessaria per il rispetto degli obblighi di cui all’articolo 11 del D.Lgs. 28/11.
Chi può accedere all’incentivo?
L’incentivo può essere richiesto dal soggetto privato che sostiene le spese e che ha, sull’immobile nel quale sarà realizzato l’intervento, un diritto reale (es. proprietà) o personale di godimento (es. locazione): in quest’ultimo caso la richiesta dovrà essere corredata dall’autorizzazione del proprietario dell’immobile.
Come viene incentivato l’acquisto di una stufa a pellet (o a legna)?
L’intervento incentivato consiste nella sostituzione di una stufa alimentata a pellet o
a legna (o di un inserto o di un camino tradizionale aperto) con una nuova stufa
alimentata a biomassa (pellet o legna).
La nuova stufa dovrà:
 – rispettare i requisiti di efficienza energetica richiesti dal D.M. 16/02/2016;
 – essere installata nella stessa stanza dove era collocata la stufa sostituita.
Come viene incentivato l’acquisto di un inserto a pellet (o a legna)?
L’intervento incentivato consiste nella sostituzione di un inserto alimentato a pellet
o a legna (o di una stufa o di un camino tradizionale aperto) con un nuovo inserto
alimentato a biomassa (pellet o legna).
Il nuovo inserto dovrà:
 rispettare i requisiti di efficienza energetica richiesti dal D.M. 16/02/2016;
 essere installato nella stessa stanza dove era collocato l’inserto sostituito.
Come viene incentivato l’acquisto di una caldaia a pellet (o a legna)?
L’intervento incentivato consiste nella sostituzione di una caldaia alimentata a
biomassa, a carbone, a olio combustibile o a gasolio con una caldaia a biomassa
(pellet o legna).
La nuova caldaia dovrà:
 – avere una potenza termica non superiore del 10% della potenza dell’impianto
sostituito;
- riscaldare gli stessi ambienti precedentemente riscaldati dall’impianto
sostituito.
Come viene incentivato l’acquisto di una caldaia a pellet (o a legna)?
L’intervento incentivato consiste nella sostituzione di una caldaia alimentata a
biomassa, a carbone, a olio combustibile o a gasolio con una caldaia a biomassa
(pellet o legna).
La nuova caldaia dovrà:
 – avere una potenza termica non superiore del 10% della potenza dell’impianto
sostituito;
 – riscaldare gli stessi ambienti precedentemente riscaldati dall’impianto
sostituito.
È possibile sostituire un camino aperto tradizionale con una stufa alimentata a biomassa?
Sì, è possibile, a patto che la nuova stufa installata (nella stessa stanza) sostituisca
definitivamente il camino aperto tradizionale.
Il camino aperto tradizionale dovrà:
 o essere completamente demolito;
 o essere reso definitivamente inutilizzabile tramite chiusura del camino e
della sua canna fumaria.
Nel caso in cui la nuova stufa installata sfrutti la canna fumaria del camino, sarà
necessario chiudere definitivamente (tramite pannellatura o opera muraria) la bocca
del camino.
È possibile sostituire un camino aperto tradizionale con un inserto alimentato a biomassa?
Sì, è possibile, a patto che il nuovo inserto installato (nella stessa stanza) sostituisca
definitivamente il camino aperto tradizionale.
L’inserto potrà essere installato all’interno della bocca del camino per poter
sfruttare la canna fumaria del vecchio generatore.
Nel caso in cui l’inserto venga installato in una posizione diversa (sempre nella
stessa stanza) il camino aperto tradizionale dovrà:
 o essere completamente demolito;
 o essere reso definitivamente inutilizzabile tramite chiusura del camino e
della sua canna fumaria.

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